top of page
SINOSSI

LEO

l'uomo senza tempo - volume 2

SCRITTORE

Leo2.jpg

Questo romanzo biografico è il naturale proseguo della rievocazione storica della vita di Leo Amici e degli incredibili fatti legati alla sua persona e alla generosa attività che l’hanno reso un modello da seguire, cronistoria iniziata nel primo volume “Leo, l'uomo senza tempo”. Negli anni ‘80 attorno al Lago di Monte Colombo, non lontano dalla costa adriatica di Rimini, è possibile assistere a un fenomeno di aggregazione sociale spontaneo quanto unico. Campioni sportivi in attività, uomini di legge curiosi, sostenitori da tutto il Paese, personaggi dello spettacolo, uomini e donne sull’ultimo pericolante gradino della speranza, bambini, uomini persi, in cerca di conforto per l’anima e il corpo, si incontrano e si fermano per qualche periodo al lago.  Incontro che unirà realtà formalmente eterogenee in un progetto ambizioso, interamente dedicato al prossimo, di un uomo che, pur sprovvisto di particolari mezzi o corsie preferenziali, per esso ha speso ogni briciolo di energia: Leo Amici. Uomo che già in molti conoscono, attraverso il passaparola e i suoi viaggi, anche internazionali, e che sostengono riconoscendo in lui una guida. Non è l’incanto ma le mani delle sarte, quelle dei manovali improvvisati, dei falegnami, e le mani dei forti e dei deboli, di chiunque fa quel che si rende necessario fare in quel momento, mentre impara a farlo, a rendere questo posto speciale. In quell’atmosfera la logica umana è con grazia sovvertita, si assiste alla realizzazione di sentimenti e attività positive sbocciate da realtà dure e dolorose. La confidenza e il senso di fiducia verso lo sconosciuto prossimo, inaspettate e quasi surreali, suggeriscono la natura eccezionale dell’impresa. 

 Il popolo del Lago di Monte Colombo, in perpetuo movimento, condivide positività attraverso parole, incoraggiamenti, esercizio di arti e azioni utili alla felicità del singolo e dunque alla comunità stessa. Costruisce per condividere attraverso un ritmo di vita sano e naturale. E, incarnando lo spirito e la responsabilità collettiva del Piccolo paese fuori dal mondo, è aperto a tutti ed è per tutti. E così, grazie a una lunga e consolidata esperienza di condivisione, appare inevitabile che il narratore esterno si lasci andare a ricordi e aneddoti, suddivisi in 29 brevi capitoli, che fanno emergere la centralità del ruolo di Leo e che, in seconda battuta, confermano la natura speciale del suo animo. Una narrazione ammirata e graduale dell’uomo che fa da ponte d’amore tra chiunque desidera iniziare un nuovo percorso verso il fine grande della verità, che si compie attraverso la realizzazione dei valori tramandati pacificamente dal Cristo. 

 lLeo Amici dipinto da Carlo Tedeschi è il Leo che tanti hanno conosciuto o semplicemente incrociato e che da lui sono stati, in qualche modo, sempre segnati: empatico, di generosa disponibilità, genuino e schietto, a tratti enigmatico, uomo paziente e pacifico eppure incrollabile, un grande carisma impiegato nel bene. Un servitore. 

 È anche la testimonianza dell’amore sincero di chi ha vissuto più vicino a lui: Daniela, Carlo, Maria. Un amore scambiato tra i personaggi di queste storie reali, come per conduzione, che da singole percezioni personali cresce come universale sentimento di gratitudine che si riversa nelle loro vite e in quel circolo virtuoso che è il Piccolo paese fuori dal mondo. 

 Lì dove, ancora oggi, il luogo sembra suggerire il ricordo degli avvenimenti legati a Leo il “maestro”, pare che le persone si incontrino e si fermino grazie al “tocco” di Dio. 

 Lì, dove, ancor più che nella carta di questo libro che con affetto lo ricorda, Leo Amici vive. Ogni giorno, “passeggiando” sul sentiero che ha aperto e che oggi è diventato una gran bella strada. 

bottom of page