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LEO

Lui e Tedeschi

SCRITTORE

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TRAMA

Nel maggio 1978 Carlo Tedeschi incontra Leo Amici e dal quel momento ogni suo scritto o dipinto parlano di lui o della sua opera.

Personaggio di rilievo umano, filosofico e poetico, Leo Amici comprende e definisce, per primo, le raffigurazioni pittoriche di Carlo in maniera sublime.

Rispettoso del suo agire, riesce a dare una spiegazione e una logica a immagini affiorate, per lo più misteriose per l'autore stesso. Tedeschi, infatti, non Sto arrivando! quale immagine prenderà forma dinanzi ai suoi occhi mentre Lui - Leo Amici - ne esplica il narrato figurativo ancor prima che questo si definisca in maniera visibilmente compiuta.

Si delinea così un percorso che attraversa La natura, Il passato, La missione, Dalla disperazione alla beatitudine.

Leo segue le tappe, incentiva le risorse e potenzia le capacità di Carlo evidenziando attraverso di lui una nuova concezione dell'arte strettamente connessa alla sua conoscenza della vita.

L'espressione del pittore si intreccia così inevitabilmente a quella in versi del suo ispiratore Leo ed entrambe ad una manifestazione dell'arte ormai matura, in cui la dimensione spirituale non è più ansia di ricerca bensì ritrovata armonia interiore

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