LEO
diari di Daniela
Biografia / memorie personali - pp. 308
Anno di pubblicazione 2023
Edizioni Dare
ISBN 9788894595161
L’ evoluzione, la crescita interiore,
i turbamenti tipici dell’adolescenza
sono riportati nei suoi diari con parole
dietro le quali i suoi sentimenti spingono
così come le delusioni e le lotte
per non far decadere mai
l’amore in sé e attorno a sé.
TRAMA
Si apre con alcune dediche il diario personale di Daniela, sono di Carlo, suo futuro marito, della madre Maria e di Leo Amici.
​
Ci viene presentata così la sua figura. Accanto a Leo, padre e maestro. Intorno a lui ruota l’ intera narrazione. Di lui coglie movimenti, azioni, parole: un universo da capire, scoprire, decifrare.
Tramutare in momento di crescita e maturazione, dove anche il lettore è chiamato a riflettere, scavare, interrogarsi.
Una tale vitalità interiore caratterizza Daniela sin dalla fanciullezza affinandosi nell’ età adulta. E quanto più si guarda intorno, vedendo nel dare senza sosta del suo maestro uno sprone a superare limiti e perplessità, tanto più perfeziona la sua ricerca. Come migliorarsi?
Come essere utile alla sua missione? Come amare «tutto e tutti» indistintamente?
​
Ne emerge una personalità dalla forte valenza morale, dolce e intransigente a un tempo, che ha cadenzato i suoi passi puntando dritta alla meta: «Vi offrirò me stessa, il mio interno trasparente, le miriadi di espressioni più dolci della natura voglio che le vediate rispecchiate in me. Questo voglio offrirvi per ricordarvi che vi amo ora e per sempre e, se continuo ad andare avanti, a salire questa scala di cristalli, è anche per voi».
PREFAZIONE
Dall’ adolescenza alla maturità... è un arco di tempo in cui Daniela lotta per capire, crescere, per raggiungere l’infinita sponda di luce della quale, sin da subito, ne contiene l’origine.
Uno scrigno chiuso che, per forza di cose, avrebbe dovuto aprirsi per mostrare i suoi tesori nascosti.
Sin dalla sua adolescenza se ne percepiva la preziosità. Era palese e sotto gli occhi di tutti.
Ogni ceto sociale, ogni cultura, ogni carattere e personalità ne rimaneva colpito.
Non poteva passare inosservato il suo silenzio, la sua posa accanto a Leo e poi a me, il suo sorriso che dall’ adolescenza alla maturità non ha cambiato luminosità. Nell’ adolescenza accanto al suo maestro donato solo se strettamente necessario e nella maturità spontaneo e generoso, ma mai disperso.
I turbamenti della fanciullezza, l’evoluzione, la crescita interiore sono riportati nei diari con parole dietro le quali i suoi sentimenti spingono così come le delusioni di se stessa e le lotte per non far decadere mai l’amore in sé e attorno a sé.
Non si sente diversa dagli altri, ma lo è...
Mai amalgamata al resto del coro, era silenzio e voce da solista portando il ritmo, l’ armonia, la melodia del suo cuore e di quello del prossimo sulla lunghezza d’ onda delle note della vita vera e di quelle, silenziose come lei, dello Spazio, dell’Universo, dell’ Oltre dal quale era arrivata e al quale sempre anelava collegata sì alla vita terrena, ma, soprattutto, a quella in cui credeva più di tutto, consapevole del passaggio umano che ne avrebbe determinato luminosità e vicinanza al divino.
La sua vita è stata sin dall’ inizio una lotta mai decaduta dal suo mandato, dalla sua vocazione, per poi evolversi, crescere e divenire ciò che sarebbe stato l’impegno ad essere ingranaggio vivente nella missione di Leo Amici.
Anna De Persio la definisce principessa di questo impegno che l’ha resa, anche nel silenzio, guida e faro di luce per molti che l’hanno seguito immergendo i loro occhi nei suoi nel momento del bisogno, e che la rende presente ancora oggi, dopo la fine del suo tempo terreno.
Carlo Tedeschi
NOTE
Come nei diari di Maria, così in quelli di Carlo, anche nei diari di Daniela si scrive soprattutto di movimenti interiori e spirituali, successivi alla ricerca «ragionata, sentita, toccata con mano» (così era per Leo Amici) della fede.
Maria, Daniela, Carlo, al momento di scrivere non sapevano l’uno dell’altra eppure i loro diari, benché diversi tra di loro, sono incentrati soprattutto sulla figura di Leo.
Per le differenti personalità, nonostante lo stesso comune denominatore, e soprattutto perché la figura di Leo, per tutti e tre, era ORIGINE, MOVENTE della loro personale fede in Gesù, della loro certezza di Dio, del loro servizio a Lui.
Queste ultime scorrono, così, naturalmente nelle loro menti, nel loro cuore, nel loro sangue che è come respirare, vivere, cibarsi, dormire… Dunque sul diario scrivono qualcosa di ancor più intimo e cioè la FONTE, l’ORIGINE, l’INIZIO che, comunque, attribuiscono all’OLTRE, da dove Leo Amici attingeva e da dove proveniva tutto il suo essere e il suo SAPERE.
RECENSIONI
CARLO TEDESCHI
INTERVISTA 11min.
CARLO TEDESCHI - 1min.
TI PRESENTO IL MIO LIBRO