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Leo Amici

(Allumiere, RM 7.10.23 - Lago di Monte Colombo, RN 16.4.86)

Dal mio primo spettacolo, portato sulle scene nel 1986, a quello attuale, è lui il mio ispiratore, colui che mi ha trasmesso fede, conoscenza, verità.

Colui che mi è stato maestro, padre, amico. Protagonisti e personaggi principali, che nei miei spettacoli determinano trama, ritmo, intreccio, si riconducono sempre a lui e alla sua personalità. Mostrando a me nella vita ogni sfumatura dei molteplici aspetti che il suo reale personaggio conteneva e che io ho affidato all’interpretazione di un artista, egli è sempre presente e vive in ogni scena dei miei spettacoli.

È lui il “Re Potente” del mio primo musical Sicuramente Amici, lui il “movente nell’ombra” di Dio, che meraviglia!, lui che “parla” nei miei innumerevoli S...Varietà,sue le parole o i concetti che si susseguono negli spettacoli Notte Gitana, Senza Filie nei mini musical.

Sono opere ispirate ai suoi insegna-menti, attinte dai suoi scritti, dal suo dialogare con me e le centinaia di altri giovani in qualunque parte del mondo dove lui veniva invitato. È lui “L’uomo dal turbante rosso”nell’omonimo musical, lo “Sciamano” in Patto di Lucedove la mia voce fuoricampo recita anche la “magnifica leggenda” da lui scritta e tramandata.

Ho amato, amo e amerò per sempre il maestro d’infinito e di umanità racchiuso in lui e che ora sento ancora vivere in me attraverso lo spirito ed il carisma che non mi hanno mai abbandonato. 

Amando, a suo tempo, anche me e la mia personalità tra le migliaia di giovani che incontrava, mi scelse come prosecutore anche morale della sua opera al servizio di Dio per l’umanità, che io ho continuato a perseguire per oltre 15 anni dopo la sua scomparsa unito a Maria di Gregorio e che continuo tuttora.

Ho percorso la sua strada dietro di lui, una strada già tracciata da Gesù che lui, riportandola ai giorni nostri, ha come asfaltato…

Anch’io, a suo tempo, scelsi d’essere lui e come lui per poter guardare con i suoi occhi, parlare con le sue parole, accarezzare la bellezza racchiusa o nascosta in ogni essere umano con il suo sguardo e le sue mani.

Dio mi è testimone e complice di un sì fatto miracolo che ha travolto, mutato, reso immortale il mio amore per lui e per il prossimo, la mia fede, il mio servizio al bene e alla bellezza per colmare, per come sia possibile e più del possibile, i vuoti di ogni vita con la sostanza della verità che, come lui ben descrive, «è la distillazione di tutte le materie e vita nell’eternità».

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