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LEO

diari di Maria 

NOTA INTRODUTTIVA

SCRITTORE

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2021! Quanta vita trascorsa…

A quante storie meravigliose ho assistito sin da piccolo, da quando la mia famiglia incontrò Leo Amici, a Civitavecchia (Rm) nel 1972.

Maria, mia madre, per prima aveva voluto capire, conoscere, verificare quell'operato di Leo rivolto al prossimo. Le sue guarigioni, la sua bontà, il suo prodigarsi per tutti… Il suo abbraccio, la mano tesa a dare senza distinzioni, l'amore con il quale aiutava le persone dando loro forza e gioia di vivere, accendevano in esse la fede. Maria, che tanto amava la figura di Gesù, era una persona speciale; tutti coloro che la conoscevano, rimanevano contagiati positivamente dai suoi modi sinceri, eleganti e, al tempo stesso, semplici. Con questa sua personalità si affiancò dunque all'opera di Leo. Sperimentò quel dire di Leo «devi prima ripulire dentro di te, poi intorno a te» e poi ancora «devi scartare tutti i punti negativi e valorizzare quelli positivi» facendolo proprio.

Ogni giorno della sua vita, ogni istante, lo dedicò interamente a servire il prossimo. Al casale, ai Padiglioni, in via V. Alfieri e poi ancora al Lago, in tutte le tappe, dal podere abbandonato al Piccolo paese fuori dal mondo (Lago di Monte Colombo). Ognuna di esse, per come le chiamava Leo, "Casa di Dio"!  Incontrò migliaia di persone bisognose; intraprese viaggi in Italia e all'estero. Ho ricevuto tutto da lei! Mi ha trasmesso la sua fede con l’esempio e con tutto l'amore con il quale mi ha educato, regalandomi nel cuore le sue qualità.Tra un viaggio e l'altro, un incontro e l'altro, Maria scriveva nel suo diario le storie vere vissute in quell'opera con Leo. Non so quando scrivesse queste pagine, non ho mai visto mia madre prendere tempo alla sua giornata per dedicarlo al suo diario. Sono certo che, come tutto il suo agire, trovasse il momento giusto per tutte le cose, anche di notte se necessario, ma senza rinfacciarne il peso né esprimendo alcun lamento. Oggi possiamo leggere queste sue pagine grazie a Carlo Tedeschi.

Anch'egli ha iniziato la sua opera accanto a Leo Amici con una precisa direzione: «…per amare lui, voglio amare tutto ciò che egli ama – le sue persone, le sue cose, le sue storie». Bene! 

Carlo si è tuffato nelle storie di Leo accanto a Maria e da quel momento le ha sempre salvaguardate per custodire, in ognuna di esse, quei fatti preziosi in cui Dio ha elargito il suo tocco.

Grazie Carlo. 

Grazie Maria per averci svelato i tuoi dolci e sofferti momenti nei quali hai costruito e raggiunto le tue certezze, regalando a noi dolci chiavi di vita. 

Stefano Natale

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