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Maria Di Gregorio

(Corazzano, TE 2.11.1940 - Lago di Monte Colombo, RN 11.6.2002)

La dolce e bellissima signora Maria, conosciuta accanto a Leo, aveva condotto da lui tutta la sua famiglia: Tonino, il marito, Stefano, il figlio, Daniela, la figlia, i genitori, i cognati e via via... affinché la benedizione di Dio attraverso Leo invadesse e colmasse i loro cuori. È stata accanto a me fino all’ultimo dei suoi giorni, dopo aver dedicato all’opera di Leo tutta se stessa.

Anche lei, similmente a Leo, amica, sorella, madre, ha ispirato tutte le personalità positive femminili di ogni mio spettacolo.

A lei sono dedicate le figure di una delle due ancelle che seguono e affiancano il “Re Potente” in Sicuramente Amici, di “Ariù” in Dio, che meraviglia!, “Amalia” ne L’uomo dal Turbante rosso. È sua la personalità di colei che guida la protagonista di Notte Gitana. Lei nel musical W Maria,lei la “Pastorella” di Patto di Luce. Lei “Madama Libertà” inSenza Fili.

È stata accanto a Leo, e poi a me, nel sostenere e guidare ogni ragazzo affidatoci sia per una formazione umana che artistica.

Ha svolto un ruolo determinante, in quanto mamma di Daniela – mia moglie –, nella mia famiglia. Determinante anche nell’educazione ai veri valori di Emanuele, mio figlio. Con lei ho condiviso ogni pur piccolo anelito e moto verso l’Alto, verso la formazione prima della nostra personalità individuale, aiutandoci e sostenendoci a vicenda, e poi di quelle del prossimo.

Abbiamo quindi guidato un immenso popolo di volontari con i quali, oltre all’unione e comunione di intenti e dunque di amore fraterno, è stato anche costruito il Lago di Monte Colombo (RN), voluto e progettato da Leo Amici: una serie di strutture pubbliche (teatro, hotel, ristorante, casa famiglia per anziani, casa famiglia per bambini e case famiglie per giovani) i cui utili vengono devoluti in opere sociali e umanitarie. Sede della Fondazione Leo Amici, di cui sono presidente e in cui opera la mia famiglia, ha esteso oggi i suoi confini in numerose città italiane ed estere dove si promuovono, attraverso “pace, amore e fratellanza”, opere di socializzazione e solidarietà dedicate soprattutto ai giovani.

Con Maria sono state lotte affrontate, battaglie vinte, dolori superati, corse sfrenate verso la “libertà”: tappe della nostra vita insieme, illuminata dalla dolcezza di Daniela, che lei, Maria, definiva “unicità”, e dal sentimento di Stefano, che definiva “cuore”.

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