LEO
diari di Carlo
PREFAZIONE
SCRITTORE
Ero sicuro che l’avrei conosciuto la sera stessa... si era innescato dentro di me un meccanismo strano che non conoscevo... non era solo curiosità la mia, ma voglia di vedere se poteva essere un’occasione per cambiare qualcosa... era come un filo, mi sentivo tirato.
C’è chi dice che gli incontri che facciamo non siano mai casuali, che ci imbattiamo nelle persone perché avranno sempre un significato e un’importanza nella nostra vita, anche se spesso non ce ne accorgiamo. Di sicuro LEO diari di Carlo avvalora questa tesi non casualistica perché vediamo con i nostri occhi come incontrare una persona possa improvvisamente mutare la nostra vita e capovolgerla per sempre. E qui non parliamo di una persona qualsiasi, ma di Leo Amici, un uomo che si è contraddistinto per la sua bontà d’animo e la voglia sempre compassionevole e umile di aiutare gli altri senza mai chiedere nulla in cambio. Perché, come ci insegna, aiutare il prossimo vuol dire innanzitutto aiutare se stessi senza nemmeno farci caso, diventando finalmente individui più completi.
Mi resi subito conto della grandezza della cosa, non poteva essere racchiusa in nessuna definizione, c’era e basta. Lui era davanti a me, per la prima volta potevo tuffarmi dentro i suoi occhi. I nostri sguardi comunicavano continuamente, non c’era bisogno di sfuggire al suo sguardo, non gli potevo nascondere nulla; anche se vedeva i miei difetti ero sicuro che mi accettava, mi comprendeva, mi amava così come ero. Mi resi conto che avevo la possibilità di riscattarmi di fronte al mondo, di fronte a lui, cosa che mi attirava e mi spaventava.